mercoledì 23 marzo 2016

Pasqua con tuoi

Ciao a tutti,
sono di nuovo in viaggio. Non è ancora diventata un'abitudine ma devo dire che ormai mi oriento bene a Parigi Charles De Gaulle, che ho eletto a mio aeroporto preferito per i miei viaggi di ritorno in Italia. Qui è facilissimo per prendere EasyJet, e la stazione ferroviaria proprio dentro all'aeroporto a portata di due-tre rampe di scale mobili. Oggi ho provato un nuovo modo per arrivare qui da Tours, un po' più lento e scomodo ma molto meno costoso. Lo dettaglio un minimo per i miei prossimi visitatori - a proposito: chi viene? guardate che è quasi primavera! In pratica invece del TGV diretto Tours-CDG si prende il treno per Parigi; poi da Montparnasse, dove si arriva, si va con metropolitana + RER B fino all'aeroporto. Super!

Oggi che è passato solo un giorno da ieri, la seconda edizione degli attentati ambientata a Bruxelles, sono in un aeroporto proprio come 36 ore fa quelli che sono morti. E sono tranquilla. Ci stiamo già abituando? Sbaglio a mettere il punto interrogativo perché la domanda è puramente retorica. Sì che ci stiamo abituando: la gente si muove normalmente qui, parla al telefono annoiata aspettando l'imbarco, lavora al pc o gioca con i bambini per riempire la loro attesa. Non vedo e non sento messaggi d'allarme diffusi. Forse anche altri hanno sentito un brivido sotto al cappotto vedendo tre mitra spianati in mano ai militarini stazzati non più che ventenni che girellano nell'atrio, tra le scale mobili e i baretti de La Brioche Dorée che profumano di croissants al burro a tutte le ore.

Oggi in aeroporto ho visto quattro clochards che abitano qui, che non avevo mai notato prima. La loro casa è una zona delle aree di attesa, e un carrello portabagagli con sacchetti e bottiglie d'acqua. Purtroppo attirano meno attenzione dei due passerotti che sono entrati qui chissà come, e anche loro qui sono rimasti, perdendo la strada che stavano facendo. E infatti i passerotti li fotografano tutti, e io pure. Che questo aeroporto possa essere un riparo abbastanza caldo e protetto per tutti loro, finché non ritroveranno la loro strada.

Tanti come me tornano a casa per le vacanze di Pasqua. Natale con i tuoi e pure Pasqua, se a casa ci sono tre nipotini da stropicciare e spupazzare quasi per certo contro la loro volontà, dato che la zia Serena non la vedono mai e non hanno molta confidenza. Tommaso sta mettendo i denti e ha due mezze palette là sopra, sta lasciando la sua faccia da bambino insieme ai denti da latte. Penso al giorno in cui è nato: ho ricevuto il messaggio di mio fratello mentre stavo seguendo la ristrutturazione della mia casa di Milano.
Nella casa ristrutturata ora ci dorme un'altra persona, e i sogni e i progetti confusi e mai ben definiti in realtà sono rimasti anche anche loro indietro. Lacrimina. Oh, ma insomma, stasera però ci dormo io!

Buon viaggio a tutti, un abbraccio 


Serena


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