venerdì 2 novembre 2018

Tre anni e tre mesi


Una settimana fa mi telefonano al lavoro due colleghi di Agrate - fan del blog ;) - che per fatalità avevano sbagliato numero e sono capitati su mio: bella coincidenza, anche se ormai so che le coincidenze non esistono.
Abbiamo fatto due chiacchiere, mi hanno chiesto della mia vita in Francia, dei miei gatti, della mia neo-carriera da DJ di tango... e infine mi hanno chiesto del blog e mi sono sentita promettere che avrei ricominciato a scrivere. E mi sono vista pensare a cosa scrivere, trovando un certo vuoto. Ma il vuoto è una scusa.

E' PASSATO QUASI UN ANNO SENZA BLOG??
Si'.
Perché hai smesso di scrivere?
Perché.
Cos'è successo in questo anno?
Delle cose.

Meno amici, più fidanzato, più casa, meno cinema, meno lavoro, più tango DJ. Meno Italia, più capelli, meno bicicletta, meno pains au chocolat, più vegan. Meno Milano, meno Tours, più Rochecorbon, che è un paesino delizioso che vi invito subito a guardare.

Casa nuova, quindi, a Rochecorbon che è alle porte di Tours ed è pure collegata alla città con il bus. 3000 abitanti, tanto verde, la Loira a 100 metri da casa e i vigneti di Vouvray a 150. Grilli e rane di notte d'estate, odore di caminetto tornando a casa stasera.
A casa c'è di nuovo una scala con cui la gatta Sandra ha fatto conoscenza a modo suo. Di nuovo travi a vista ma meno, qualche muro in tufo, casa meno antica di quella secentesca a Tours centro, ma con molto charme e soprattutto isolata come si deve. In affitto, aspettando il momento in cui saro' pronta mentalmente a vendere quella di Milano.

Sono tornata poco in Italia quest'anno. L'esistenza del Fidanzato Francese - nonostante il fatto che terrebbe le micie in mia assenza rendendomi più facile partire - limita i miei spostamenti o piuttosto io mi comporto come se fosse cosi'. Che poi qui ogni tanto rischiamo di tirarci i piatti dietro... quando mi vedrete tornare più spesso saprete perché :)

Ho cominciato a far crescere i capelli un annetto fa e ora sono di nuovo riccia, sui toni del grigio si' ma metto una fascia nei capelli che mi permette di sdrammatizzare ed evitare il look trasandato. Finché qualcuno non mi chiederà se ho appena finito di pulire casa.
Vado poco in bici, perché Rochecorbon è più lontana dal lavoro. Anche questa è una bella scusa. Di questo passo la bici si arrugginisce e gli addominali pure.

Da più di un anno cerco di diventare vegana. Non dovrebbe essere un processo continuo ma un passaggio tra un prima e un dopo. E invece... ora capisco bene quelli che non riescono a smettere di fumare. Nel 2010 ci avevo messo un attimo a decidere di rinunciare a carne e pesce, ma il passo successivo mi rimane molto più difficile. Non è un problema di convinzione ma di risoluzione: è vero che non faccio più cene con gli amici a base di vino e formaggio e mi sono tolta dal gruppo dei pains au chocolat del venerdi', almeno questo.
In quanto a determinazione, un altro bell'esempio è la tromba che ho comprato un anno e mezzo fa per imparare a suonarla, e che è rimasta nella sua custodia fino a... ieri! Ebbene, in 20 minuti di esercizio ho suonato do-re-mi-fa-sol, grande soddisfazione. Non ci vorrebbe proprio che una volta arrivata al do successivo la rimetta nella custodia per altri 6 mesi.
Il tedesco pure è rimasto li' in sospeso... iniziato quasi due anni fa, la frase più complessa che so dire tuttora l'ho imparata leggendola sui finestrini dei treni, in Italia. Keine gegenstaende aus dem fenstern werfen. Vi lascio controllare l'ortografia, io passo.

A proposito di ortografia, da un paio d'anni ho scoperto che in francese ci vuole uno spazio prima del punto esclamativo e in generale dei segni d'interpunzione fatti da più di un segno (: ! ? ;) . Inizialmente ero orripilata, poi mi sono talmente abituata che ormai mi viene naturale metterlo pure in italiano : ecco due esempi !

Una cosa che in tutto questo tempo non è cambiata : dopo tre anni e tre mesi che sto in Francia - proprio oggi! - mi scoccio ancora se per salutarmi mi impongono di stringere la mano o di dare i bacini. Questa intolleranza non passerà MAI. Certo con gli anni ho sviluppato una frase a prova di bomba, adesso dico "Scusami, non sono francese e nel mio Paese non ci si saluta cosi'" ma invece che comprensione ricevo occhiate incredule e spesso anche l'osservazione "Eppure gli Italiani sono un popolo mediterraneo quindi inclini al contatto". Si' ma non con te che sei francese e ti metti l'auriculaire (=dito mignolo) nelle orecchie, potrei rispondere.
Finora l'ho solo pensato, ma a forza di trattenermi e incassare cliché mi aumenta l'intolleranza. Grrr...

I miei colleghi italiani mi hanno appena detto che ad Agrate stanno assumendo di nuovo. Mah. Anche questa sembra una coincidenza!

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