mercoledì 9 settembre 2015

Se stasera sono qui



(1 settembre)


Cari corrispondenti italiani,

stasera vi scrivo da un indirizzo nuovo: rue Charpentier, la mia nuova casa! ma ancora CAP 37000, Tours centro.
Sono sul divano di questo bellissimo insolito antico bilocale soppalcato e mansardato che ho in preso in affitto da oggi, circondata dalle borse del mio mini trasloco dal residence, mentre aspetto che Nicola torni dalla sua gita ad Orléans.
Primo settembre, 31 giorni fa partivo da casa con Terry e le micie con ansia e adrenalina, stasera preparo lo zaino perché domani torno in Italia.

Sono cambiate alcune cose in queste settimane: il mio radicamento nella burocrazia francese continua lento ma inesorabile, tutti i giorni imparo parole nuove, scrivo quasi veloce con la tastiera francese diversa dal resto del mondo, a Tours ormai giro senza mappa in tasca. La mia collega Sandrine adesso mi saluta tutti i giorni facendomi la bise, cioè con due bacini sulle guance - uffa non sono riuscita ad evitare questa abitudine per me incomprensibile ma per fortuna finora Sandrine è l’unica che lo fa -, in mensa prendo pasta scotta e scondita come contorno al mio piatto di verdure, dico oui in espirazione (suono lungo simil materassino che si sgonfia) ma anche in inspirazione (breve come se trasalissi), come ho sentito fare qui e mai a Marsiglia… magari è una moda nuova stile il nostro "piuttosto che", non so però quali sfumature di significato diano all’affermazione questi suoni respiratori. Lo scoprirò.
Grazie a Francesca e Nicola, gli amici che sono venuti a trovarmi, ho vissuto agosto in questa città come se ci fossi venuta in vacanza. Con loro sono uscita alla sera lungo il fiume, ho cenato al ristorante, ho pure passato due weekend in Bretagna.
Ma ora dalla prossima settimana stop leggerezza, si inizia a fare sul serio perché si parla di trasloco, di scegliere le cose da portare con me e quelle da lasciare a Milano a Matteo, il ragazzo che abiterà nella mia casa per sei mesi. Quanto tengo a certi oggetti! sento una grande nostalgia ora che forse sto per decidere che il mio amato vecchio tavolo resterà a Milano, ma ha anche così poco senso portarlo qui con i tre tavoli già presenti. E questo è solo un esempio, il mio lavorìo cerebrale in materia di attaccamenti è notevole, he he he he...
Ora che si parla di nuovo di cambiamento e separazione da territori conosciuti sento un po’ di più la portata della decisione che ho preso quattro mesi fa.
Con le persone finora è stato diverso, forse perché sono abituata a legami elastici di lunghezza variabile nel tempo e non mi sono mai sentita sola, ma sono qui ad aspettarla la nostalgia canaglia. A Tours poi piove spesso, l’autunno è alle porte, arriverà di certo il momento in cui avrà la meglio: ma mi fa bene perché è tutta rielaborazione del lutto, psicologicamente parlando, e poi così ci penso due volte prima di fare i colpi di testa!
Ma se stasera sono qui, è perché forse ho immaginato che avrebbe potuto essere anche peggio affrontare ancora certi giorni e certe sere a Milano, io e il mondo sempre uguali. Di certo la mia è stata anche una fuga da certe cose, tutt’altro quindi che un atto di coraggio. Partendo ho voluto darci una bella scrollata, a me e al mondo, vederci con uno sfondo diverso.

Ora però si torna a casa, a Milano e a Cogoleto mi aspettano una pizza con le mie vicine di casa, un giro da Laura mia estetista storica e da Alan il mio storicissimo parrucchiere, il matrimonio di Federica, il mar Mediterraneo, un pranzo macrobiotico con Francesca e una cena da Francesca Stefano e Giacomo, forse pure il trasloco (come, forse??)… non entro nel dettaglio per scaramanzia!
Quindi vediamoci, ho in tutto 6 giorni ma fatevi avanti che voglio trovare il tempo di passare dalla pasticceria siciliana tamarra di via Padova (non la Lipari per capirci) e dalla cascina Martesana! Anzi, possiamo già iniziare a metterci d’accordo: cascina Martesana lunedì 7 settembre sera, chi c’è?

Allora a presto stavolta, davvero, e non vedo l'ora!

Serena

P.S.
Alcuni di voi hanno scoperto la regola del numero di telefono, bravi! Bravi anche a quelli che si sono accorti che il prefisso era sbagliato: ho scritto 0039 invece di quello francese, vai di lapsus!
Insomma alla fine il mio numero è 0033 783 762 741, cioè prefisso a parte: 783 7(-2)(-1) 7(-2)(-1), ed ecco qua la regola.

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