sabato 23 luglio 2016

Foto sensoriali

Non faccio molte foto durante le vacanze da un bel po' di tempo, da quando ho scoperto che non trovo - o non cerco - il tempo per riguardarle, selezionarle, riordinarle, salvarle in una directory fuori dal telefono.
Anche per questa vacanza in Cascina nessuna foto. Mi restano però dei ricordi sensoriali, immagini scattate attraverso i cinque sensi. Cinque-sei.

Il canto di svariati galli come sveglia del mattino.
Il sole delle 7 sui volti dei miei colleghi di zappa.
Sapore di albicocche raccolte da un albero che cresce nella vigna, sono tiepide.
Il peso della zappa, della terra, del sole, del lavoro.
Spighe di farro monococco mi pungono mentre le abbraccio per legarle in un covone.
Fiori ed erbacce piene di colori nel giardino inselvatichito intorno ai tavoli del pranzo.
Canto di cicale nelle ore calde a metà giornata, ad accompagnare il sonno.
La brezza che entra dalla finestra a rinfrescare i miei piedi allungati sul letto, appena tolte le scarpe da lavoro.
Uno sciame bianco di piccoli di papere e oche mi corre incontro facendo pio pio quando mi avvicino al recinto, hanno imparato che gli porto l'erba.
Piume morbide e bianche sul dorso, infangate sulla pancia.
Le mani che mi sembrano via via più grosse con il passare del tempo e delle ore nei campi.
La consapevolezza di desiderare, qui, un tempo nuvoloso.
Il pizzicotto che fa il tafano quando punge, facendo uscire gocce di sangue.
Acqua terrosa sul fondo della vasca da bagno porosa durante la doccia.
Patchwork di pelle abbronzata e non.
Lucciole nel buio lungo la strada per rientrare in casa.
Odore di solaio nella mia stanza.
Silenzio e grilli.

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