venerdì 1 luglio 2016

Ciao Tours

Oggi ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze. È finito alle 22, eccezionalmente perché non li faccio più davvero 'sti orari, ma oggi sì e così anche se parto domenica sono scesa alla Guinguette senza passare da casa per salutare un po' questi posti con un bicchiere di Gamay.
Ora non è che mi metta a fare l'intenditrice, so solo che questo è un vino rosso locale, e qui si fa un sacco di vino. Ma io faccio i wafer.
Il mio lavoro in parte è qualcosa che Pierre Rabhi, filosofo-agronomo che ho scoperto in Francia, definirebbe "servitù volontaria". Mi ha molto colpito questo modo di guardare al lavoro moderno: che lui confronta con forme antiche e meno strutturate di lavoro, che serviva per vivere e che si poteva sospendere, e riprendere quando di nuovo necessario.
Oibò, da quando in qua?

Anche per riprendere un po' di contatto con la natura, le cose vive, anche se qui a Tours la natura è molto più facile da scovare che a Milano, adesso vado a passare un po' di tempo in una fattoria biodinamica a Novi Ligure. A lavorare, cosa che in questi ultimi giorni un po' densi prima di partire non trovo più tanto entusiasmante. Gratis per di più, e qui esce tutto il mio lato genovese che ho cercato di ammaestrare stando 20 anni a Milano, in primo luogo, e poi con profonde riflessioni sul dono, l'abbondanza, il non attaccamento.
Più che un lato, è la mia anima più radicata che parla, un'anima che cerco di assopire abituandomi a pensare al denaro come ad uno degli strumenti a disposizione. Ma io sono veramente una formichina, e credo che sarei capace di vivere con lo stipendio da 1000 euro dei dipendenti della cascina senza grandi modifiche al mio stile di vita.

Quindi si parte per la campagna, in un posto in cui qualcuno tutti i giorni fa il pane e la focaccia, che la Liguria è vicina; in cui gli animali allevati costituiscono un anello essenziale per armonizzare il rapporto tra uomo e piante. Mai sentita una giustificazione più bella allo sfruttamento animale. Approfondirò.
Tante e diverse energie sottili sono evocate in questa fattoria: nella sala del ristorante dell'agriturismo sono appesi gli Arcani Maggiori dei Tarocchi. Venite a trovarmi!
A Novi Ligure, www.cascinadegliulivi.it.
Anche lì si fa il vino, biodinamico. La visita alla cantina dove fermenta in queste enormi botti di rovere equivale alla passeggiata nel caveau di una banca, con la differenza che il vino è vivo e vi sussurra mentre gli passate davanti. Shhh... crrr... psss....

Se prima di salutarci vogliamo aprire una parentesi climatica, qui l'estate vera è durata due giorni a maggio e due a giugno. Qui alla Guinguette, con giacca e sciarpa e maglione e pantaloni lunghi, sogno i 30 gradi di Milano. Qui, massimo 20; e ora, in riva al fiume - la Loira che allagava i paesini, la Martesanona di Tours - sto gelando. Falangi bianche e rigidine sul touch screen.
Questo pensiero passerà subito appena arrivo, lo so, come sono conscia della necessità antropologica di fare confronti con l'erba del vicino. Chiudo la parentesi che può portare lontano, perché a tutti, compresa me, piace parlare del meteo; ed è rassicurante.

Come è altrettanto rassicurante salutare prima di partire, congedarsi dal territorio conosciuto che ci ha accolto e dato spazio e possibilità.
Ieri con un aperitivo in piazzetta nella modalità "Ciao, buone vacanze, ci rivediamo" con gli amici italiani e spagnoli.
Domattina con una colazione da Marjolaine, la mia unica amica francese rimasta nella lista delle amiche francesi, ma che non vedo da marzo; stavo già chiedendomi se la dovevo depennare, e invece no! resiste, si è fatta viva. Bella Marjo.
Oggi alla Guinguette con un bicchiere di vino che a breve sarà un Cortese.

Buone vacanze!

Serena

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